Passare la giornata a lamentarti non serve a nulla, mentre ricordare tutte le cosa buone che ci sono nella tua vita può darti la forza per cambiare in meglio.
Concentrarti su gli strumenti che possiedi può fare davvero la differenza nella tua esistenza e portarti ancora più lontano.
Questa è una delle situazioni in cui il bambino ci offre un esempio di normalità, perché per lui è normale migliorare costantemente.
Chi ha avuto un bambino per caso sa che c’è un periodo di tempo nel quale impara qualcosa di nuovo ogni giorno, con una velocità e costanza incredibile.
Quando vede qualcosa di interessante desidera replicarlo, è convinto di poterlo fare e non smette di provare finché non ci riesce.
Questa fiducia e questa determinazione sono due caratteristiche che nel tempo molti adulti purtroppo perdono.
Iniziano pensare che, per esempio, imparare una lingua straniera sia un compito irrealizzabile, o che apprendere qualcosa di nuovo sia una sfida troppo grande.
Si convincono di non riuscire più a concentrarsi, a fare cose che riuscivano a fare quando erano giovani.
Queste sono tutte sciocchezze, ciò che davvero è cambiato è il nostro atteggiamento.
Con lo scorrere del tempo, diventiamo figli di cattivi giudizi e cominciamo a credere di non avere certe abilità perché magari ci sono stati dei momenti in cui eravamo stanchi, stressati o agitati, e quindi il nostro cervello non ha lavorato velocemente come prime.
Il vero problema, però. non riguarda tanto l’invecchiamento, come dicono i luoghi comuni, bensì lo stress, l’ansia, l’agitazione, la stanchezza, che non permettono al nostro cervello di dare il massimo e che spesso finiscono per danneggiare tutto distruggendo i nostri sogni e le nostre speranze.
La voglia di crescere e di migliorarsi e la fiducia in se stessi, insieme ad un certo stile di vita, sono la cura ad ogni problema.
E renderci conto che mentre la crescita del bambino dipende dai tempi della natura, noi invece possiamo decidere quanto velocemente migliorare le nostre capacità.
E’ questione di volontà e di fiducia.