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"Non faccio magie ma trasferisco solo la mia esperienza".
di Vincenzo Danise
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Da quando ho iniziato la mia esperienza come Docente del Conservatorio di Reggio Calabria in pianofrte jazz, ma anche in armonia jazz, tecniche improvvistaive jazz, musica d'insieme jazz, tecniche compositive jazz, molti giovani aspiranti allievi mi chiedono in che modo possono entrare in Conservatorio ma sopratutto cosa studiare.
Ebbene, non è facile in Italia rispondere univocamente perchè, malgrado esistano dei fogli del Ministero con delle indicazioni generali (non molto diffusi e conosciuti a dire il vero), ogni Conservatorio fa a modo suo per quel che concerne il tipo di prove, difficoltà negli esercizi, richieste varie e diverse.
L'esame il linea di massima si divide in una prova teorica e pratica.
Partiamo dal concetto che è difficile barare davanti ad una commissione di professionisti! Per cui tutto dipende anche dalla propria esperienza musicale precedente. Ogni candidato ha alle spalle diversi anni di studio, o di carriera se consideriamo anche le ammissionii ai Diplomi Accademici di Secondo Livello.
Qualcuno si prepara da solo da autodidatta e invece c'è chi si affida ad un Maestro privato che dovrebbe trasferirgli la propria esperienza sia pianistica che di gruppo .
Il corso “Suonare il pianoforte jazz” è nato proprio per questo. La mia esperienza musicale, sia di studio che professionale, mi ha insegnato che oltre a trasferire in che modo suonare una scala, è importante suonare insieme all'allievo, accomplagnandolo con il basso e talvolta con la batteria.
Regola fondamentale è: Non strafare durante la prova pratica!
Non strafare, restare umili e suonare in modo semplice portando brani semplici sui quali riesci a suonare quello che sai suonare. Ricorda che l'ammissione al Conservatorio non è una gara, non devi dimostare alla commissione che sei il più forte, ma che hai sicuramente una grande voglia di approfondire il jazz studiando attentamente e consapevolmente l'improvvisazione.
"Sai, il jazz è una creazione istantanea al sessanta per cento. A Duke Ellington, che prendo spesso come riferimento perché, a mio avviso, è uguale a Gershwin o Stravinsky, è stato chiesto: "Qual è la differenza tra una composizione e un'improvvisazione"? Ha risposto: "Tempo". Infatti si compone su un tema preciso per un'ora, un giorno o un mese, mentre l'improvvisazione è immediata. È come l'action painting: non ripercorri mai un tratto di pennello. Devi riuscire, subito, a raccontare una storia interessante. Questo è jazz".
Michel Petrucciani
Quindi è consigliabile durante la prova pratica di immaginare di non essere davanti ad una commissione, ma davanti ad un pubblico cercando di estraniarti dal contesto. Se poi ci pensi gli stessi commissari sono dei musicisti come te, per quanto qualcuno un pò più pignolo lo si trova spesso.
La prova teorica è sempre un momento imbarazzante se non ti sei preparto con un bravo Maestro.
La prova teorica è sempre un momento imbarazzante se non ti sei preparto con un bravo Maestro.
Dipende dal Conservatorio se è più rigoroso dal punto di vista ritmico, quindi parliamo del solfeggio, e quindi in tal senso bisogna lavorare di più sul ritmo, imprare a solfeggiare sia in modo europeo che americano.
Un altro aspetto imporatnte è l'orecchio (ear training) nel riconosciemnto di intervalli, accordi, scale, e lettura a prima vista.
Bene ora andiamo a pianificare la tua prova!
Bene ora andiamo a pianificare la tua prova!
Dal 1990 i Conservatori teoricamente sono diventati Università ed è stato introdotto il Nuovo Ordinamento che
Prevede un Triennio accademico di primo livello ed un Biennio di secondo livello.
Per accedere al corso di primo livello bisogna essere in possesso del Diploma Secondario, mentre chi è già in possesso di una laurea triennale qualsiasi, anche non di carattere musicale, ed è in possesso di una preparazione adeguata, potrebbe accedere direttamente al biennio, ma ovvimente dovrà sostenre degli esami aggiuntivi.
- informati sulle scadenze, ogni Conservatorio ha la sua
- sostieni l'esame d'ammissione in più Conservatori in modo che potrai avere più possibilità di frequentare i corsi accademici
- valuta quale percorso ami di più frequentare non scegliere quello più conveniente ma quello a cui sei più affine
- informati sulla tabella ISEE, al di sotto dei 16.000 euro non si paga la retta annuale
"
Ricordati che se non verrai ammesso in Conservatorio il tuo perorso non si fermerà, la musica resterà sempre dentro di te, non permettere a niente e nessuno di infrangere il tuo sogno, mollare al primo colpo.
Forse devi maturare ancora altri concetti, prendere la consapevolezza del tuo strumeno e di quello che stai suonando.