di G.Navone-M. de Donno - L. Lorenzo
L’acqua è uno degli elementi essenziali del nostro organismo.
Il cervello è composto per il 76 per cento da acqua, i nostri polmoni per il 90 per cento e il plasma del nostro sangue per il 98 per cento.
Processi fondamentali come la digestione, la circolazione, l’escrezione non potrebbero avvenire senza .Inoltre, l’acqua svolge un ruolo cruciale nel mantenimento della temperatura corporea.
Ogni giorno, attraverso la respirazione, la sudorazione, le urine e le feci, ne perdiamo mediamente 2,5 litri.
Ma l’esercizio fisico, il sudore, gli stati patologici e le temperature ambientali o l’altitudine possono aumentare in modo significativo la quantità di liquidi necessari per mantenere l’omeostasi.
Ogni giorno si dovrebbe bere circa 3-4 per cento del proprio peso corporeo, cominciando prima ancora di alzarsi dal letto. Arrivare a percepire la sete significa aver esposto il proprio corpo a un discreto livello di disidratazione.
Le urine devono essere di colore giallo chiaro, quasi trasparente, per tutto il giorno. Bere prima di mangiare supporta il processo digestivo.
Molti sconsigliano di bere durante i pasti perché l’acqua, diluendo i succhi gastrici, potrebbe rallentare la digestione, ma può essere utile per diminuire il carico glicemico.
Il nostro corpo quando è assetato protesta con sintomi di vario genere, ai quali dobbiamo imparare a rispondere nel modo corretto, idratandoci, o meglio ancora prevenendoli.
Anche solo una disidratazione del 4 per cento del peso corporeo può ridurre la resistenza muscolare del 15-17 per cento.
Alla base della nostra piramide alimentare dovrebbero esserci proprio gli alimenti con una percentuale già alta di acqua: Le verdure, che inoltre contengono gli elementi necessari alla creazione e al mantenimento della salute cellulare come la clorofilla, le vitamine, i minerali, le fibre, gli enzimi e i fitonutrienti.
Il Dottor Batmanchelidj scoprì i poteri terapeutici dell’acqua in un’affollato prigione di Teheran dove un giorno, per disperazione, prescrisse l’unica medicina che avesse a disposizione a uno dei 3.000 terrorizzati compagni di pena, il quale stava letteralmente morendo per i dolori causati da una grave ulcera gastrica: un paio di bicchieri di acqua.
L’uomo si riprese nel giro di pochi minuti. in quel momento, affermò il dottore, >.
Il dottor Fereydoon Batmnghelidj, nato in Iran nel 1931, studiò medicina all’Università di Londra ed esercitò a Teheran fino al 1979 quando, insieme a moltissimi iraniani, fu trascinato in prigione pe essere fucilato durante la rivoluzione che rovesciò lo scià.
L’uomo con l’ulcera si riprese e il dottor Batmanchelidj si salvò quando, diversi mesi già tardi, presentò al giudice uno studio su come l’acqua avesse guarito tantissimi prigionieri dai dolori di stomaco.
Rilasciato, fuggì negli Stati Uniti nel 1982, dove diffuse la sua scoperta, ovvero che la disidratazione è la principale causa di malattie che affliggono persone in tutto il mondo.