La musica è stata a lungo usata come un modo per connetterci a ciò che è divino. Se all’inizio ci fu una certa resistenza per i monaci a sentire la musica, nel tempo, il la musica lirica si affermò come parte della tradizione buddista, dando vita a vari mantra, offerte e celebrazioni religiose. Oggigiorno, la musica è un canale all’interno del buddismo per aiutare nella concentrazione, nel rilassamento e nella devozione al divino.
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Separiamo alcune canzoni di origine buddista, ispirate a pensieri buddisti o cantate da musicisti buddisti contemporanei.’SILLY BOY BLUE’, DI DAVID BOWIE
Nel 1966, all’età di 19 anni, David Bowie bussò alla porta del monaco buddista Chime Rinpoche con lo scopo di diventare un monaco. Il maestro gli consigliò di non farlo, poiché il talento di Bowie per la musica era così latente. Bowie è stato ispirato dal classico "Seven Years in Tibet" e dal Potala Palace, un tradizionale edificio tibetano, per comporre "Silly Boy Blue".
https://www.youtube.com/watch?v=4m5ypVZbEIg’NAM MYOHO RENGE KYO’, DI TINA TURNER
Tina Turner si convertì al Buddismo di Nichirem nel 1974, poco dopo un tentativo di suicidio. Attribuisce all’incontro con la religione la fonte della sua forza per lasciare il matrimonio travagliato con Ike Turner. Incidere il mantra buddhista "Nam-Myoho-Renge-Kyo" come una delle tracce del progetto "Beyond" - che riunisce canzoni cristiane e buddiste - è stato un modo per mostrare gratitudine a ciò che il buddismo ha fatto nella sua vita. La musica è molto tradizionale nel buddismo di Nichiren.
https://www.youtube.com/watch?v=isXLBHCDo4Y’CHÖD - IN PRAISE OF THE SACRED FEMININE’, DI AYYA YESHE E INDIAJIVA
Chöd è una pratica tantrica che si concentra sull’intenzione dell’essere umano di allontanarsi dal proprio ego alla ricerca della propria libertà. Nel video, la suora Ayya Yeshe canta versi portati dall’undicesimo secolo, accompagnati dalla musica di Indiajiva.
https://www.youtube.com/watch?v=KPaaHVmQUZI’THANK U’ , DI ALANIS MORISSETTE
Un viaggio in India ha dato ispirazione a Alanis Morissette per sbarazzarsi della rabbia che ha presentato nel suo album del 1995 "Jagged Little Pill" e portare nel mondo "Supposed Former Infatuation Junkie, la cui copertina fa riferimento agli otto precetti del buddismo. Il singolo "Thank U", pubblicato nel 1998, è un chiaro momento di ringraziamento della cantante canadese alla trasformazione che ha vissuto nel paese asiatico.
https://www.youtube.com/watch?v=OOgpT5rEKIU’SHAKUHACHI HONKYOKU’
La parola "honkyoku" si riferisce alle canzoni suonate dai monaci giapponesi dal 13 ° secolo. Le canzoni erano cantate come una forma di illuminazione spirituale. I flauti utilizzati per eseguire la musica richiedono il controllo del respiro, il che rende la pratica una sorta di meditazione, parte della pratica tradizionale del suizen.
https://www.youtube.com/watch?v=LU0KHS7T8w8
’CONSTANT CRAVING - K.D. LANG
Quando K.D. Lang emerse nel mondo nei primi anni ’90, divenne famosa per lo stile androgino e per diventare lesbica in un periodo in cui meno artisti si sentivano liberi di farlo. Qualche tempo dopo, sarebbe diventata una praticante del tantrismo. Dichiara che la canzone "Constant Cravin" è una descrizione del samsara, un concetto buddista che mette in relazione realtà e mondi alternativi.
https://www.youtube.com/watch?v=oXqPjx94YMg’GREAT COMPASSION MANTRA’, DI ANI CHOYING DROLMA
"Great Compassion" non è solo il mantra cantato da Ani Choying Drolma, è anche la descrizione esatta di come ci si sente ad ascoltare la voce della "suora rock". Il nepalese, il buddista usa la sua voce serena con un potere impressionante per giocherellare con lo spirito di coloro che la ascoltano. La canzone è estremamente rilassante.
https://www.youtube.com/watch?v=81HKh4RMlME’FOOTPRINTS’, DI WAYNE SHORTER
Il sassofonista Wayne Shorter è una leggenda del jazz e seguace del Buddhismo di Nichiren. "Footprints", una delle loro canzoni, è stata registrata da Miles Davis. Qui è interpretata da Wayne stesso e dal suo amico, il buddista Herbie Hancock al piano.
https://www.youtube.com/watch?v=3XvJFW0DHbU’ASHITA E NO SANKA’, DI ALAN DAWA DOLMA
Il cantante sino-tibetano Alan è un buddista e protagonista in Asia. La canzone "Ashita e no Sanka" è uno dei loro grandi successi e presenta caratteristiche sorprendenti della musica asiatica, come lunghe note acustiche e l’uso di erhu.
https://www.youtube.com/watch?v=k7iCRVLtZlMTRADICIONAL CANTO PALI
La registrazione del tradizionale canto pali, guidato da Ayya Vayama della Società buddista dell’Australia occidentale, porta un senso di conforto per la maggior parte di coloro che la ascoltano. La canzone è spesso cantata nei tradizionali monasteri buddisti.
https://www.youtube.com/watch?v=l_OkxRvqsXc’ANTHEM’, DI LEONARD COHEN
Leonard Cohen divenne famoso per la sua poesia e musica. Anche così, quando divenne un monaco buddista, fu chiamato Jikan, che significa "silenzio comune". Le influenze buddiste sono evidenti nella canzone "Anthem", un probabile risultato del ruolo della religione nella vita di Cohen.
https://www.youtube.com/watch?v=mDTph7mer3I
TRATTO DAL SITO REVERB